venerdì 22 febbraio 2013

Briatico, Game Over?





Briatico - Lo stato di degrado e di abbandono in cui ormai versa il territorio di Briatico è purtroppo sintomatico di un allontanamento delle forze politiche e delle Istituzioni, che neanche in questo periodo di campagna elettorale hanno saputo riavvicinarsi alla popolazione briaticese.
Probabilmente il territorio briaticese svuotato di persone e contenuti, non è più un bacino appetibile di voti cui attingere e la disaffezione della gente alla politica non è cosa nuova, considerando il fatto che ormai da anni non esiste più una sede di alcun partito.
Allo stesso tempo si sente la lontananza da parte delle istituzioni, che saranno vicine ai Commissari ma non ai cittadini e che a parte qualche rara e dovuta apparizione, sembrano snobbare questa città che pare proprio essere una “mela marcia” della Costa degli Dei. Ma qualche critica va fatta, se non per senso civico, per onestà intellettuale;
Dall’insediamento della Commissione Prefettizia successiva allo scioglimento del Consiglio comunale di Briatico per presunte ingerenze della criminalità organizzata, molte cose sono cambiate, in peggio. Inutile dire in primo luogo che nessuno ha pensato bene di spiegare ai cittadini Briaticesi come la Dichiarazione di Dissesto finanziario sia stata solo una atto dovuto, una operazione di trasparenza, una presa di coscienza della politica che non si poteva più continuare a nascondere la polvere sotto il tappeto. Tale dichiarazione atta a palesare una condizione economica disastrosa che non poteva essersi creata in 2 anni di amministrazione, ma era frutto di una forse decennale dissennata gestione finanziaria della cosa pubblica, si ritrova invece come una delle motivazioni di scioglimento del Comune di Briatico.
E arriviamo dunque a questa temporanea sospensione della democrazia, lo Scioglimento del Consiglio Comunale, un atto del ministero dell’Interno che deve intendersi non contro i cittadini ma proprio a loro tutela, per cui vengono nominati non uno, bensì tre commissari prefettizi, come la legge vuole, a tutelare i cittadini briaticesi.
Ed ecco così sparire ad esempio, nel pieno di una crisi regionale dello smaltimento dei rifiuti, la raccolta differenziata a Briatico e frazioni; ecco come tanti e importanti progetti e bandi ai quali il Comune  stava partecipando attivamente, vengono abbandonati o trascurati; ecco come la viabilità delle strade comunali e interpoderali viene messa a serio rischio, causa incuria e mancanza di manutenzione; ecco come un Piano Strutturale immobile da anni, base di lancio per l’edilizia, microcosmo economico per un Comune senza grandi introiti fiscali, poteva essere rimesso in moto in un periodo di crisi globale, per mano dei Commissari e dunque senza dubbio alcuno sulla legalità e trasparenza delle operazioni e invece, nulla!
Ecco come gli uffici del Comune, che dovrebbe essere l’ Ente più vicino al cittadino, rimangono chiusi e creano disservizi anziché dare servizi. E ancora, bandi pubblici passati sotto silenzio, l’Ufficio Tecnico Comunale per mesi privo di Responsabili per il disbrigo anche di queste pratiche. Il risultato dell’analisi della gestione di un anno di commissariamento è  fallimentare. Non sono serviti gli appelli di diversi esponenti della società civile, ricordo ad esempio la lettera aperta del Dott. Domenico Centro in cui si chiedeva daparte dei Commissari una correzione di rotta per il bene comune, o addirittura l’intervento di noti briaticesi emigrati fuori Regione come Angelo Melluso, presidente dell’Associazione Culturale “Briatico nel mondo”, che portano alto il nome della nostra cittadina nel mondo, ma si trovano a fare i conti al ritorno in patria, con situazioni ben diverse dai tempi che ricordano con nostalgia, in cui la nostra amata cittadina era il fiore all’occhiello della Costa Vibonese.
In conclusione dentro di me il dubbio si insinua grave. Democrazia e confronto,  Istituzioni e Politica, Manifesti elettorali di fronte a una scuola chiusa e cumuli si immondizia in prossimità delle elezioni Nazionali e nessuno che si preoccupi ascoltare i problemi di una comunità, di porre delle domande, figuriamoci di dare delle risposte, allora io mi chiedo di tutto quanto appena sopra, che cosa non vorrei più vedere a Briatico?

Sergio Bagnato

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