"Ciclone" Ciclosi a Vibo Valentia: "Ridare dignità alla PA e ricostruire il feeling con i cittadini". Ecco le ricette per uscire dal "buco" del neo Commissario Prefettizio di stanza a palazzo "Ex Enel".
Ora che lo straordinario pare possa ritornare ad essere
ordinario, alla Provincia si ritorna a fare i conti con un futuro meno incerto
di come si presentava appena un mese fa. Certo, l’approvazione del bilancio di
previsione 2012 di ieri pomeriggio rimane pur sempre una previsione, ma la
questione, ora che l’ente è nelle mani di Mario Ciclosi e dei suoi
collaboratori, Rosa Maria Luzza, Luigi Pontuale, più il neo-dirigente agli
Affari Finanziari, Domenico Macrì, pare abbia assunto quantomeno una parvenza di
trasparenza e sensibilità. Giusto perché un tecnico non deve rispondere alla
politica o alle esigenze personali della stessa, motivo tra l’altro pregnante
della caduta dell’amministrazione De Nisi, magari potendo concentrarsi
finalmente a ristabilire “quel feeling perso - usando le parole di Ciclosi -
con i cittadini”. E per chi pensava ad una spending review lacrime e sangue,
con abbattimenti orizzontali di servizi e personale, deve invece oggi
ricredersi e dare un minimo di fiducia alla terna commissariale di stanza a
palazzo “Ex Enel”, vista la mole di lavoro effettuata in soli pochi giorni,
programmata più che altro sul rientro dei diversi crediti vantati e mai pretesi
negli anni. Ovviamente la parola “risparmio” è il punto di partenza,
soprattutto se si pensa alle recenti riduzioni dei trasferimenti dal Governo.
Ma è pur vero che questa “cresta” non sarà netta e sprovveduta, in quanto
semplicemente verrà dato ordine alle confusionarie gestioni recenti e passate.
E di confusione ce n’è parecchia, dove la pomposa e famosa pianta organica
conferma di fatto le aspettative tanto da essere la più pesante, con il suo 41
per cento, tra le spese correnti. Salteranno così la poltrona del Direttore
Generale e i suoi 175 mila euro, il personale a tempo determinato e i loro 418
mila euro circa e i dirigenti a tempo determinato per un totale di 705 mila
euro circa di economia annuali; inoltre la cosiddetta “politica delle entrate”
andrà a toccare quei settori ad oggi rimasti quasi immacolati, come il
censimento di tutte le insegne pubblicitarie allocate sulle strade provinciali,
l’attivazione di tutte le procedure legali previste per il recupero di ogni
altro tipo di credito non tributario, il recupero di tutte le somme dovute dai
Comuni, il recupero del Cosap, la razionalizzazione dei costi sostenuti per la
telefonia, l’eliminazione dei contributi, la revoca di tutti i contratti
assegnati gratuitamente a terzi. Il tutto per garantire l’altra politica,
ovvero quella della spesa e che tradotto significa più manutenzione delle
strade, dove pare ci sia l’intenzione di far ruotare il personale anche nel
settore in questione, pagamenti dei copiosi debiti con i creditori, partendo
già dal riconoscimento e dalla ricognizione, salvaguardia e manutenzione delle
scuole. In più, l’ente si appresterà pure a ristabilire un principio vero di
legalità come la costituzione di parte civile in tutti i processi penali,
civili e contabili in cui sono coinvolti dipendenti, dirigenti e
amministratori. Un modo, forse l’unico, per “riappropriarsi dell’autorevolezza,
della credibilità e dell’affidibilità” smarrita e che, d’altra parte, hanno
generato nell’opinione pubblica quel senso di sfiducia nella pubblica
amministrazione.Un lavoro che può rappresentare la svolta per una Provincia
come quella di Vibo Valentia “salvata” recentemente dal fallimento politico
prima e dal dietro-front sull’abolizione poi. Tante, e in poche settimane, sono
state le misure adottate in linea con i propositi di Ciclosi, il quale ha
confermato la piena volontà di “progettare al meglio il prossimo futuro”, dando
così delle indicazioni accorte di gestione dei bilanci alla politica che verrà.
“Tutti i cittadini, - ha aggiunto il commissario prefettizio - grazie a questi
interventi, devono capire non solo dove sta il risparmio, ma soprattutto dove
va a finire”. Si respira, dunque, un’aria nuova e l’approvazione del bilancio,
con metodi tra l’altro di assoluta normalizzazione gestionale, ne è la prova
assieme alla puntualità di orario, mai rispettata in precedenza, con la quale la
terna ha accolto i giornalisti.
Angelo De Luca
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