sabato 29 dicembre 2012

PROVINCIA, APPROVATO BILANCIO DI PREVISIONE 2012



"Ciclone" Ciclosi a Vibo Valentia: "Ridare dignità alla PA e ricostruire il feeling con i cittadini". Ecco le ricette per uscire dal "buco" del neo Commissario Prefettizio di stanza a palazzo "Ex Enel".


Ora che lo straordinario pare possa ritornare ad essere ordinario, alla Provincia si ritorna a fare i conti con un futuro meno incerto di come si presentava appena un mese fa. Certo, l’approvazione del bilancio di previsione 2012 di ieri pomeriggio rimane pur sempre una previsione, ma la questione, ora che l’ente è nelle mani di Mario Ciclosi e dei suoi collaboratori, Rosa Maria Luzza, Luigi Pontuale, più il neo-dirigente agli Affari Finanziari, Domenico Macrì, pare abbia assunto quantomeno una parvenza di trasparenza e sensibilità. Giusto perché un tecnico non deve rispondere alla politica o alle esigenze personali della stessa, motivo tra l’altro pregnante della caduta dell’amministrazione De Nisi, magari potendo concentrarsi finalmente a ristabilire “quel feeling perso - usando le parole di Ciclosi - con i cittadini”. E per chi pensava ad una spending review lacrime e sangue, con abbattimenti orizzontali di servizi e personale, deve invece oggi ricredersi e dare un minimo di fiducia alla terna commissariale di stanza a palazzo “Ex Enel”, vista la mole di lavoro effettuata in soli pochi giorni, programmata più che altro sul rientro dei diversi crediti vantati e mai pretesi negli anni. Ovviamente la parola “risparmio” è il punto di partenza, soprattutto se si pensa alle recenti riduzioni dei trasferimenti dal Governo. Ma è pur vero che questa “cresta” non sarà netta e sprovveduta, in quanto semplicemente verrà dato ordine alle confusionarie gestioni recenti e passate. E di confusione ce n’è parecchia, dove la pomposa e famosa pianta organica conferma di fatto le aspettative tanto da essere la più pesante, con il suo 41 per cento, tra le spese correnti. Salteranno così la poltrona del Direttore Generale e i suoi 175 mila euro, il personale a tempo determinato e i loro 418 mila euro circa e i dirigenti a tempo determinato per un totale di 705 mila euro circa di economia annuali; inoltre la cosiddetta “politica delle entrate” andrà a toccare quei settori ad oggi rimasti quasi immacolati, come il censimento di tutte le insegne pubblicitarie allocate sulle strade provinciali, l’attivazione di tutte le procedure legali previste per il recupero di ogni altro tipo di credito non tributario, il recupero di tutte le somme dovute dai Comuni, il recupero del Cosap, la razionalizzazione dei costi sostenuti per la telefonia, l’eliminazione dei contributi, la revoca di tutti i contratti assegnati gratuitamente a terzi. Il tutto per garantire l’altra politica, ovvero quella della spesa e che tradotto significa più manutenzione delle strade, dove pare ci sia l’intenzione di far ruotare il personale anche nel settore in questione, pagamenti dei copiosi debiti con i creditori, partendo già dal riconoscimento e dalla ricognizione, salvaguardia e manutenzione delle scuole. In più, l’ente si appresterà pure a ristabilire un principio vero di legalità come la costituzione di parte civile in tutti i processi penali, civili e contabili in cui sono coinvolti dipendenti, dirigenti e amministratori. Un modo, forse l’unico, per “riappropriarsi dell’autorevolezza, della credibilità e dell’affidibilità” smarrita e che, d’altra parte, hanno generato nell’opinione pubblica quel senso di sfiducia nella pubblica amministrazione.Un lavoro che può rappresentare la svolta per una Provincia come quella di Vibo Valentia “salvata” recentemente dal fallimento politico prima e dal dietro-front sull’abolizione poi. Tante, e in poche settimane, sono state le misure adottate in linea con i propositi di Ciclosi, il quale ha confermato la piena volontà di “progettare al meglio il prossimo futuro”, dando così delle indicazioni accorte di gestione dei bilanci alla politica che verrà. “Tutti i cittadini, - ha aggiunto il commissario prefettizio - grazie a questi interventi, devono capire non solo dove sta il risparmio, ma soprattutto dove va a finire”. Si respira, dunque, un’aria nuova e l’approvazione del bilancio, con metodi tra l’altro di assoluta normalizzazione gestionale, ne è la prova assieme alla puntualità di orario, mai rispettata in precedenza, con la quale la terna ha accolto i giornalisti.

Angelo De Luca

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