Briatico - Lo stato di degrado e di
abbandono in cui ormai versa il territorio di Briatico è purtroppo sintomatico di
un allontanamento delle forze politiche e delle Istituzioni, che neanche in
questo periodo di campagna elettorale hanno saputo riavvicinarsi alla
popolazione briaticese.
Probabilmente il territorio
briaticese svuotato di persone e contenuti, non è più un bacino appetibile di
voti cui attingere e la disaffezione della gente alla politica non è cosa
nuova, considerando il fatto che ormai da anni non esiste più una sede di alcun
partito.
Allo stesso tempo si sente la
lontananza da parte delle istituzioni, che saranno vicine ai Commissari ma non
ai cittadini e che a parte qualche rara e dovuta apparizione, sembrano snobbare
questa città che pare proprio essere una “mela marcia” della Costa degli Dei.
Ma qualche critica va fatta, se non per senso civico, per onestà intellettuale;
Dall’insediamento della
Commissione Prefettizia successiva allo scioglimento del Consiglio comunale di
Briatico per presunte ingerenze della criminalità organizzata, molte cose sono
cambiate, in peggio. Inutile dire in primo luogo che nessuno ha pensato bene di
spiegare ai cittadini Briaticesi come la Dichiarazione di
Dissesto finanziario sia stata solo una atto dovuto, una operazione di
trasparenza, una presa di coscienza della politica che non si poteva più
continuare a nascondere la polvere sotto il tappeto. Tale dichiarazione atta a
palesare una condizione economica disastrosa che non poteva essersi creata in 2
anni di amministrazione, ma era frutto di una forse decennale dissennata
gestione finanziaria della cosa pubblica, si ritrova invece come una delle
motivazioni di scioglimento del Comune di Briatico.
E arriviamo dunque a questa
temporanea sospensione della democrazia, lo Scioglimento del Consiglio
Comunale, un atto del ministero dell’Interno che deve intendersi non contro i
cittadini ma proprio a loro tutela, per cui vengono nominati non uno, bensì tre
commissari prefettizi, come la legge vuole, a tutelare i cittadini briaticesi.
Ed ecco così sparire ad esempio,
nel pieno di una crisi regionale dello smaltimento dei rifiuti, la raccolta
differenziata a Briatico e frazioni; ecco come tanti e importanti progetti e
bandi ai quali il Comune stava
partecipando attivamente, vengono abbandonati o trascurati; ecco come la
viabilità delle strade comunali e interpoderali viene messa a serio rischio,
causa incuria e mancanza di manutenzione; ecco come un Piano Strutturale
immobile da anni, base di lancio per l’edilizia, microcosmo economico per un
Comune senza grandi introiti fiscali, poteva essere rimesso in moto in un
periodo di crisi globale, per mano dei Commissari e dunque senza dubbio alcuno
sulla legalità e trasparenza delle operazioni e invece, nulla!
Ecco come gli uffici del Comune,
che dovrebbe essere l’ Ente più vicino al cittadino, rimangono chiusi e creano
disservizi anziché dare servizi. E ancora, bandi pubblici passati sotto
silenzio, l’Ufficio Tecnico Comunale per mesi privo di Responsabili per il
disbrigo anche di queste pratiche. Il risultato dell’analisi della gestione di
un anno di commissariamento è fallimentare. Non sono serviti gli appelli di
diversi esponenti della società civile, ricordo ad esempio la lettera aperta
del Dott. Domenico Centro in cui si chiedeva daparte dei Commissari una
correzione di rotta per il bene comune, o addirittura l’intervento di noti
briaticesi emigrati fuori Regione come Angelo Melluso, presidente
dell’Associazione Culturale “Briatico nel mondo”, che portano alto il nome
della nostra cittadina nel mondo, ma si trovano a fare i conti al ritorno in
patria, con situazioni ben diverse dai tempi che ricordano con nostalgia, in
cui la nostra amata cittadina era il fiore all’occhiello della Costa Vibonese.
In conclusione dentro di me il
dubbio si insinua grave. Democrazia e confronto, Istituzioni e Politica, Manifesti elettorali
di fronte a una scuola chiusa e cumuli si immondizia in prossimità delle
elezioni Nazionali e nessuno che si preoccupi ascoltare i problemi di una
comunità, di porre delle domande, figuriamoci di dare delle risposte, allora io
mi chiedo di tutto quanto appena sopra, che cosa non vorrei più vedere a
Briatico?
Sergio Bagnato