giovedì 24 gennaio 2013

I genitori briaticesi scrivono al Prefetto Michele Di Bari

Illustrissimo Prefetto, siamo i genitori degli alunni della scuola elementare e media di Briatico e chiediamo, a gran voce, il suo intervento a tutela dei nostri figli che, da mesi, vivono la quotidianità scolastica in una situazione di allarmante disagio e latente pericolo. Brevemente Le illustriamo le ragioni che ci spingono a rivolgerLe questa accorata richiesta di aiuto cercando di rappresentare le differenti situazioni che, a tutt’oggi, non consentono ai nostri figli di esercitare pienamente i loro diritti di studenti e cittadini.
In seguito a verifiche effettuate dal Comando provinciale dei Vigili del fuoco e da altri organi preposti, sulla scorta di specifiche segnalazioni da parte di alcuni genitori, con decorrenza 31 ottobre 2012 venivano chiusi i plessi scolastici della scuola primaria di Briatico e della scuola dell’infanzia della frazione S. Costantino “per problemi di sicurezza a causa di una accertata precarietà strutturale”. I bambini di quattro classi delle elementari di Briatico venivano provvisoriamente allocati nei locali della scuola professionale ANAP – siti in località Cocca – mentre i bambini della scuola dell’infanzia venivano spostati nel plesso della frazione S. Leo. In breve tempo, per i bambini di San Costantino si attivava, non senza disagi, il trasferimento nei locali della scuola dell’infanzia della frazione S. Leo mentre per i bambini della scuola elementare iniziava, quella che possiamo definire, un’Odissea. Infatti i danni della struttura di Briatico, di più rilevante e grave entità, determinavano la necessità di prolungare la permanenza dei bambini nei locali messi a disposizione dalla scuola professionale ANAP. I bambini di S. Costantino privati del loro ambiente, con grande sacrificio e difficoltà di natura logistica, hanno dovuto adattarsi alla nuova destinazione che, nonostante grandi limiti,  garantisce la quotidianità scolastica, invece, dai primi di novembre i bambini delle classi I, II, III, e V sono stati collocati nei locali dell’ANAP e hanno iniziato a vivere nel disagio, prima, di aver dovuto condividere i bagni esterni alle aule in promiscuità con gli adolescenti presenti nella struttura ed impegnati nei corsi professionali, ora in balia del freddo, del vento e della pioggia che impediscono loro di uscire e soddisfare le fisiologiche esigenze naturali esponendoli, fra le altre cose, a frequenti sbalzi termici ed al rischio di pericolose cadute.
A questo si aggiungano le continue infiltrazioni di pioggia e la condensa delle aule che mettono a repentaglio la salute dei bambini e degli stessi insegnanti. Agli evidenti disagi, certo, non pongono rimedio i termosifoni, riattivati dopo le rimostranze dei genitori solo a dicembre inoltrato che, malgrado il ripristino, non funzionano con la dovuta continuità nei diversi plessi a causa della precarietà e vetustà degli impianti.
Se la sicurezza e l’incolumità dei bambini delle elementari sono state alla base della decisione della Commissione Prefettizia di chiudere la scuola elementare di Briatico, riteniamo che, ancora oggi sia pure all’interno di un contesto diverso, i rischi per gli alunni permangano in tutta la loro gravità e complessità.
Consideri inoltre che, malgrado la precarietà della situazione logistica, i gravissimi disagi ambientali e la mancanza della mensa, per la quale non è stata ancora istruita la gara di appalto per il corrente anno scolastico, i bambini nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì sono tenuti al rientro pomeridiano e passano l’intera giornata al freddo senza alcuna possibilità, soprattutto quelli delle frazioni, di poter godere di un pasto caldo.
Nel mesi di novembre e di dicembre abbiamo avuto più incontri con la Dirigente Scolastica e con il Commissario Prefettizio; dagli stessi, più volte, è venuta la rassicurazione che si trattava di situazioni di emergenza, sulle quali si stava incessantemente lavorando, ed alle quali si sarebbe celermente posto rimedio avendo individuato nei plessi scolastici delle frazioni di S. Leo e Sciconi le strutture che, con lavori di ripristino di lievissima entità, avrebbero dovuto soddisfare le esigenze della scuola.
Agli incontri  abbiamo dimostrato sempre grande senso di responsabilità, nonostante i grandi disagi patiti dai nostri figlioli, abbiamo compreso le gravi difficoltà in cui versa il nostro comune, in seguito al dichiarato dissesto finanziario,  non abbiamo mai alzato la voce o inscenato clamorose proteste mantenendo il confronto all’interno di una dialettica civile e democratica tuttavia, dopo circa tre mesi, nulla è stato fatto.
Neppure la nostra richiesta di rimodulare in via emergenziale ed eccezionale, fino al ripristino del servizio mensa, l’orario scolastico, allungando la settimana scolastica e riducendo i rientri pomeridiani in attesa dell’avvio della mensa, senza andare ad intaccare il monte-ore della scuola compromettendone gli organici, è stata presa nella dovuta considerazione.
In tal modo i bambini avrebbero potuto evitare di pranzare con il classico panino e, nelle ore pomeridiane, non sarebbero stati esposti alle intemperie ed al pungente freddo delle aule determinato dalla carenza degli impianti di riscaldamento presenti nei diversi plessi. Si tratta di una richiesta che oggi, più dei mesi precedenti, sentiamo legittimamente di dover ribadire.
Un ultima riunione, del 17 gennaio u.s. alla presenza della D.ssa Ingenito (Commissario Prefettizio) e dei rappresentanti della Scuola (Prof.ssa Carnovale), non è andata oltre le generiche promesse e le rituali rassicurazioni.
Nel Consiglio di Istituto del 22 dicembre 2012, dove tali importanti argomenti erano stati per l’ennesima volta portati alla discussione,  il Dirigente scolastico (D.ssa Pileggi) aveva fornito ampie rassicurazioni sul fatto che i bambini delle elementari, al rientro dalla vacanze natalizie, avrebbero iniziato le attività didattiche nel plesso della frazione di S. Leo che, contestualmente, i bambini della scuola dell’infanzia di quel plesso sarebbero stati trasferiti nel plesso di Sciconi e che ciò avrebbe consentito il rientro dei  bambini di S. Costantino nella loro scuola. Invece, nella riunione del 17 gennaio, il Commissario Prefettizia, nel ribadire l’incessante impegno profuso,  sottolineava che i lavori di adeguamento del plesso di S. Leo sarebbero proseguiti con la sistemazione dei bagni e la tinteggiatura dei locali. In sostanza, da quanto detto, emergeva che i disagi per i bambini delle elementari, allocati nell’ANAP, sarebbero proseguiti almeno fino a febbraio inoltrato. Nulla emergeva di concreto rispetto all’attivazione del servizio mensa.
Noi genitori riteniamo che la situazione versi in una fase di perdurante e preoccupante stallo, l’arrivo dell’inverno e del freddo, la mancanza della mensa, le difficoltà di accesso ai servizi igienici per i bambini delle elementari, la mancanza del riscaldamento per la quasi totalità degli alunni, la reiterata mancanza di tempi certi, ci inducono a chiedere un Suo autorevole intervento.
Il 4 novembre scorso, in occasione della Festa dei Caduti e delle Forze Armate, nella Chiesa Matrice di Briatico Lei disse, con profondo senso dello Stato, che per l’affermazione della legalità occorreva l’aiuto responsabile di tutti. Il Commissario Prefettizio sostenne, in quella stessa occasione, la necessità di collaborare per riportare il paese alla normalità.
Nel rivolgerLe questa richiesta dimostriamo di sposare appieno le considerazioni fatte in quell’occasione e Le chiediamo a viva voce, invocando il Suo altissimo ruolo istituzionale di rappresentante dello Stato, di farsi interprete dei nostri sentimenti di accorata preoccupazione e di intercedere nei confronti degli Organi di Governo, che amministrano questa delicata fase del nostro comune, affinché senza esitazioni diano priorità ai bisogni degli alunni della scuola di Briatico ripristinando le ordinarie condizioni di vita scolastica.
Le chiediamo infine, se esigenze di chiarimenti ed approfondimenti inerenti la complessa situazione descritta dovessero rendersi necessari, la disponibilità istituzionale per un incontro cui parteciperebbe una delegazione di genitori rappresentativa di tutte le classi.


I rappresentanti di classe

























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