Illustrissimo Prefetto, siamo i
genitori degli alunni della scuola elementare e media di Briatico e chiediamo,
a gran voce, il suo intervento a tutela dei nostri figli che, da mesi, vivono
la quotidianità scolastica in una situazione di allarmante disagio e latente
pericolo. Brevemente Le illustriamo le ragioni che ci
spingono a rivolgerLe questa accorata richiesta di aiuto cercando di rappresentare
le differenti situazioni che, a tutt’oggi, non consentono ai nostri figli di
esercitare pienamente i loro diritti di studenti e cittadini.
In seguito a verifiche effettuate dal
Comando provinciale dei Vigili del fuoco e da altri organi preposti, sulla
scorta di specifiche segnalazioni da parte di alcuni genitori, con decorrenza 31
ottobre 2012 venivano chiusi i plessi scolastici della scuola primaria di Briatico
e della scuola dell’infanzia della frazione S. Costantino “per problemi di sicurezza a
causa di una accertata precarietà strutturale”. I bambini di quattro
classi delle elementari di Briatico venivano provvisoriamente allocati nei
locali della scuola professionale ANAP – siti in località Cocca – mentre i
bambini della scuola dell’infanzia venivano spostati nel plesso della frazione
S. Leo. In breve tempo, per i bambini di San Costantino si attivava, non senza
disagi, il trasferimento nei locali della scuola dell’infanzia della frazione
S. Leo mentre per i bambini della scuola elementare iniziava, quella che
possiamo definire, un’Odissea. Infatti i danni della struttura di Briatico, di
più rilevante e grave entità, determinavano la necessità di prolungare la
permanenza dei bambini nei locali messi a disposizione dalla scuola
professionale ANAP. I bambini di S. Costantino privati del loro ambiente, con
grande sacrificio e difficoltà di natura logistica, hanno dovuto adattarsi alla
nuova destinazione che, nonostante grandi limiti, garantisce la quotidianità scolastica,
invece, dai primi di novembre i bambini delle classi I, II, III, e V sono stati
collocati nei locali dell’ANAP e hanno iniziato a vivere nel disagio, prima, di
aver dovuto condividere i bagni esterni alle aule in promiscuità con gli
adolescenti presenti nella struttura ed impegnati nei corsi professionali, ora
in balia del freddo, del vento e della pioggia che impediscono loro di uscire e
soddisfare le fisiologiche esigenze naturali esponendoli, fra le altre cose, a
frequenti sbalzi termici ed al rischio di pericolose cadute.
A questo si aggiungano le continue
infiltrazioni di pioggia e la condensa delle aule che mettono a repentaglio la salute
dei bambini e degli stessi insegnanti. Agli evidenti disagi, certo, non pongono
rimedio i termosifoni, riattivati dopo le rimostranze dei genitori solo a
dicembre inoltrato che, malgrado il ripristino, non funzionano con la dovuta continuità
nei diversi plessi a causa della precarietà e vetustà degli impianti.
Se la sicurezza e l’incolumità dei
bambini delle elementari sono state alla base della decisione della Commissione
Prefettizia di chiudere la scuola elementare di Briatico, riteniamo che, ancora
oggi sia pure all’interno di un contesto diverso, i rischi per gli alunni
permangano in tutta la loro gravità e complessità.
Consideri inoltre che, malgrado la
precarietà della situazione logistica, i gravissimi disagi ambientali e la
mancanza della mensa, per la quale non è stata ancora istruita
la gara di appalto per il corrente anno scolastico, i bambini nei
giorni di lunedì, mercoledì e venerdì sono tenuti al rientro pomeridiano e
passano l’intera giornata al freddo senza alcuna possibilità, soprattutto quelli
delle frazioni, di poter godere di un pasto caldo.
Nel mesi di novembre e di dicembre abbiamo
avuto più incontri con la Dirigente Scolastica e con il Commissario
Prefettizio; dagli stessi, più volte, è venuta la rassicurazione che si
trattava di situazioni di emergenza, sulle quali si stava incessantemente
lavorando, ed alle quali si sarebbe celermente posto rimedio avendo individuato
nei plessi scolastici delle frazioni di S. Leo e Sciconi le strutture che, con
lavori di ripristino di lievissima entità, avrebbero dovuto soddisfare le
esigenze della scuola.
Agli incontri abbiamo dimostrato sempre grande senso di
responsabilità, nonostante i grandi disagi patiti dai nostri figlioli, abbiamo
compreso le gravi difficoltà in cui versa il nostro comune, in seguito al
dichiarato dissesto finanziario, non
abbiamo mai alzato la voce o inscenato clamorose proteste mantenendo il
confronto all’interno di una dialettica civile e democratica tuttavia, dopo circa
tre mesi, nulla è stato fatto.
Neppure la nostra richiesta di
rimodulare in via emergenziale ed eccezionale, fino al ripristino del
servizio mensa, l’orario scolastico, allungando la settimana scolastica e
riducendo i rientri pomeridiani in attesa dell’avvio della mensa, senza andare
ad intaccare il monte-ore della scuola compromettendone gli organici, è stata presa
nella dovuta considerazione.
In tal modo i bambini avrebbero
potuto evitare di pranzare con il classico panino e, nelle ore pomeridiane, non
sarebbero stati esposti alle intemperie ed al pungente freddo delle aule
determinato dalla carenza degli impianti di riscaldamento presenti nei diversi
plessi. Si tratta di una richiesta che oggi, più dei mesi precedenti, sentiamo
legittimamente di dover ribadire.
Un ultima riunione, del 17 gennaio
u.s. alla presenza della D.ssa Ingenito (Commissario Prefettizio) e dei
rappresentanti della Scuola (Prof.ssa Carnovale), non è andata oltre le
generiche promesse e le rituali rassicurazioni.
Nel Consiglio di Istituto del 22
dicembre 2012, dove tali importanti argomenti erano stati per l’ennesima volta
portati alla discussione, il Dirigente
scolastico (D.ssa Pileggi) aveva fornito ampie rassicurazioni sul fatto che i
bambini delle elementari, al rientro dalla vacanze natalizie, avrebbero iniziato
le attività didattiche nel plesso della frazione di S. Leo che,
contestualmente, i bambini della scuola dell’infanzia di quel plesso sarebbero
stati trasferiti nel plesso di Sciconi e che ciò avrebbe consentito il rientro
dei bambini di S. Costantino nella loro
scuola. Invece, nella riunione del 17 gennaio, il Commissario Prefettizia, nel
ribadire l’incessante impegno profuso, sottolineava
che i lavori di adeguamento del plesso di S. Leo sarebbero proseguiti con la
sistemazione dei bagni e la tinteggiatura dei locali. In sostanza, da quanto
detto, emergeva che i disagi per i bambini delle elementari, allocati nell’ANAP,
sarebbero
proseguiti almeno fino a febbraio inoltrato. Nulla emergeva di concreto
rispetto all’attivazione del servizio mensa.
Noi genitori riteniamo che la situazione
versi in una fase di perdurante e preoccupante stallo, l’arrivo dell’inverno e
del freddo, la mancanza della mensa, le difficoltà di accesso ai servizi
igienici per i bambini delle elementari, la mancanza del riscaldamento per la
quasi totalità degli alunni, la reiterata mancanza di tempi certi, ci inducono
a chiedere un Suo autorevole intervento.
Il 4 novembre scorso, in occasione
della Festa dei Caduti e delle Forze Armate, nella Chiesa Matrice di Briatico Lei
disse, con profondo senso dello Stato, che per l’affermazione della legalità
occorreva l’aiuto responsabile di tutti. Il Commissario Prefettizio sostenne,
in quella stessa occasione, la necessità di collaborare per riportare il paese
alla normalità.
Nel rivolgerLe questa richiesta dimostriamo
di sposare appieno le considerazioni fatte in quell’occasione e Le
chiediamo a viva voce, invocando il Suo altissimo ruolo istituzionale di
rappresentante dello Stato, di farsi interprete dei nostri sentimenti di
accorata preoccupazione e di intercedere nei confronti degli Organi di Governo,
che amministrano questa delicata fase del nostro comune, affinché senza
esitazioni diano priorità ai bisogni degli alunni della scuola di Briatico
ripristinando le ordinarie condizioni di vita scolastica.
Le chiediamo infine, se esigenze di
chiarimenti ed approfondimenti inerenti la complessa situazione descritta
dovessero rendersi necessari, la disponibilità istituzionale per un incontro
cui parteciperebbe una delegazione di genitori rappresentativa di tutte le
classi.
I rappresentanti di classe
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