Le motivazioni del gip Zarone nei confronti dei tre togati in servizio nel distretto della Corte d’Appello di Catanzaro. Il giudice De Luca: non sono a conoscenza di alcun interessamento della Procura di Napoli.
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Il giudice Cristina De Luca, dall’estate
scorsa in servizio al Tribunale di Salerno, si sente tranquilla e «con
la coscienza a posto». E sulle indagini che sarebbero a suo carico dice:
«Non sono a conoscenza di alcun interessamento della Procura di Napoli
sul mio conto ». In passato il giudice ha svolto la sua attività a Vibo
Valentia sia in qualità di gip, sia di componente del collegio
giudicante presso il Tribunale, portando avanti, assieme al giudice
Giancarlo Bianchi, importanti processi che hanno visto alla sbarra
esponenti di spicco della criminalità organizzata. Intanto emergono le
motivazioni con le quali il gip di Salerno Dolores Zarone ha respinto la
richiesta di interdizione nei confronti dei tre magistrati indagati
dalla Procura di Salerno, che adesso aspetta il giudizio del Tribunale
del Riesame, che è fissato per fine gennaio. In particolare il gip ha
smantellato, punto per punto, l’ipotesi che è stata avanzata dalla
Procura di Salerno nei confronti dei magistrati Giampaolo Boninsegna (in
passato alla Dda), Paolo Petrolo e Giancarlo Bianchi. Nei confronti del
dott. Boninsegna e Petrolo il reato ipotizzato è di violazione della
segretezza, mentre al dott. Bianchi viene contestato l’abuso d’ufficio.
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